Per raggiungere dei risultati economici di maggior rilievo, è molto importante non sottovalutare l’aspetto inerente all’utilizzo e la gestione delle poltrone nell’ottica della produzione del profitto. Tali fattori infatti vanno valutati attentamente a seconda delle situazioni che si vengono a creare.
Quando la poltrona non viene occupata da nessun paziente, ciò rappresenta solamente un costo per il titolare dello studio. Se invece viene occupata in modo saltuario, non è in grado di generare un fatturato sufficiente per coprire tutti i costi di gestione da sostenere.
Anche quando la poltrona venga occupata solo per prestazioni che generano esigui ricavi, difficilmente lo studio riuscirà a produrre un margine. Se la poltrona dello studio, invece, verrà occupata per eseguire delle prestazioni più rilevanti sia dal punto di vista clinico che in termini di fatturato, con estrema certezza sarà generato un profitto.
Affinché si possa effettuare un corretto utilizzo e gestione delle poltrone dello studio odontoiatrico, è indispensabile che vengano eseguite delle prestazioni di qualità rilevante, in grado d’incidere in maggior misura sull’incremento del profitto, e che dal punto di vista quantitativo mettano nelle condizioni lo studio di ottenere dei ricavi continui nel tempo. Adesso cercheremo di spiegare meglio questo concetto.
Le poltrone sono le componenti fondamentali dell’intero apparato produttivo dello studio del dentista. Ogni giorno su ciascuna poltrona gravano diversi costi di gestione (fissi, variabili, diretti, indiretti), alcuni dei quali vengono sostenuti a prescindere dal fatturato giornaliero prodotto dal professionista.
Quindi, ai fini di un adeguato utilizzo e gestione delle poltrone per lo studio del dentista, risulta molto importante tenere occupate le poltrone, perché quando sono vuote generano solo costi che vanno a erodere l’utile generato fino a quel momento.
Quotidianamente, affinché il dentista possa generare un profitto, deve ottenere un volume di ricavi che sia in grado di dare una copertura integrale alla quota dei costi totali. In caso contrario non vi sono le condizioni per poter produrre un risultato economico positivo.
Utilizzo e gestione delle poltrone e corretta organizzazione del lavoro
I titolari dello studio dentistico, proprio perché molto spesso non dispongono di una visione imprenditoriale, non si rendono conto che ogni poltrona vuota genera dei costi che vanno a ridurre il volume dei ricavi conseguiti.
Se ad esempio in uno studio vi sono 2 poltrone e il dentista è l’unico a svolgere le attività cliniche, l’altra poltrona inevitabilmente rimane vuota. Quest’ultima, per tutto il tempo in cui resterà vuota, genererà solo costi che andranno a erodere i ricavi ottenuti intervenendo sulla poltrona occupata dal paziente.
A nostro avviso non è possibile effettuare correttamente un utilizzo e la gestione delle poltrone dello studio dentistico senza una valida organizzazione del lavoro che si basi sulla divisione dei compiti.
Al giorno d’oggi una struttura odontoiatrica non riesce a produrre dei profitti degni di nota per due ragioni quasi sempre sottovalutate dagli addetti ai lavori: - il numero delle poltrone presenti è nettamente superiore a quello del personale operante nell’area clinica dello studio; - il basso utilizzo delle poltrone.
Come abbiamo avuto modo di ribadire, quando ci siamo occupati del tema legato alla qualità e quantità del personale, il dentista, in qualità di titolare dello studio odontoiatrico, non è solo un operatore clinico ma è anche un manager in grado di saper gestire la sua attività assumendo una visione imprenditoriale.
Ciò significa che, per gestire lo studio con l’obiettivo d’incrementare la sua redditività, cioè la capacità di generare un utile sufficiente per coprire tutti i costi di gestione e il capitale investito, deve puntare sulla qualità e quantità del personale.
Per evitare di lasciare le poltrone non occupate, è indispensabile ampliare il team di collaboratori e assistenti in grado di svolgere le attività chiave all’interno dell’area clinica dello studio.
La scelta più razionale dal punto di vista economico è quella di ricercare nuovi collaboratori in possesso di conoscenze e competenze in ambito clinico che contribuiscano a generare ulteriori ricavi che vanno ad aggiungersi a quelli che produce il dentista quando opera sulla poltrona in cui interviene.
Ostinarsi a fare tutto da soli, perché è troppo costoso assumere nuovo personale, è una scelta che non crea risparmio di risorse ma distrugge quelle già generate.
Utilizzo e gestione delle poltrone e web marketing, due fattori correlati
Se all’interno di uno studio dentistico non vi è un adeguato numero di pazienti, inevitabilmente si registra un insufficiente utilizzo delle poltrone.
Ciò accade perché, per un frequente utilizzo e gestione delle poltrone per lo studio dell’odontoiatra, occorre anche investire in attività di marketing, con l’obiettivo di far conoscere all’esterno la propria realtà professionale, creando un contatto con gli utenti in modo da poterli convertire in pazienti.
A tal fine bisogna ricorrere a delle strategie di web marketing che prevedono l’utilizzo di un portale professionale e la condivisione di contenuti visivi e scritti all’interno dei più comuni social media.
Gli investimenti per avviare un’efficace campagna di marketing devono essere eseguiti prima di avviare il processo di selezione del personale clinico da inserire all’interno del proprio team. Infatti sarebbe antieconomico dotarsi di un numero di personale in esubero rispetto al volume di prestazioni da eseguire ogni giorno.
Quando il portafoglio di pazienti è talmente ampio da superare il numero delle poltrone presenti in studio, è arrivato il momento per il titolare di dotare il proprio studio dentistico di un personale competente in ambito clinico e in grado di contribuire alla produzione di profitti importanti, grazie a un contestuale utilizzo e gestione delle poltrone disponibili.