
Molto spesso i dentisti che da poco hanno avviato la propria attività evitano di assumere personale per i troppi costi gravanti sul lavoro. Purtroppo questa è una piaga che al giorno d’oggi affligge tante imprese nel nostro paese. Operare dei tagli sulla quantità e qualità del personale è la scelta più giusta da compiere? Da tale risparmio può veramente derivarne un maggior profitto? Adesso proveremo a rispondere a questi due importanti quesiti.
Le risorse umane all’interno di uno studio dentistico, così come in qualunque altro ambiente di lavoro, sono lo strumento indispensabile per lo svolgimento di tutte le attività necessarie per produrre un risultato economico positivo.
Pertanto la quantità e qualità del team dello studio per dentisti sono fattori che incidono in modo decisivo sulla determinazione del risultato finale d’esercizio.
Se uno studio dentistico presenta un team formato da un numero di dipendenti insufficiente per coprire tutte le attività chiave da svolgere per l’ottenimento di un profitto, rischia di subire la competitività dei concorrenti.
Il dentista è più orientato a curare ogni aspetto dell’attività clinica dello studio, essendo di sua stretta competenza. Nella maggior parte dei casi non si rende conto che anche le attività svolte fuori dall’area clinica sono altrettanto importanti.
Per questo motivo tende a dimenticare l’importanza delle risorse umane del suo team che operano nell’area gestionale.
La sua preoccupazione principale è quella di creare uno staff (assistenti e collaboratori) che si occupi di svolgere le attività cliniche, trascurando di dotare il proprio studio di un numero di dipendenti sufficiente che deve operare al di fuori dell’area clinica per svolgere le attività amministrative e di segreteria che, per esempio, riguardano la gestione dell’agenda degli appuntamenti, l’emissioni delle fatture, il recupero dei crediti verso i pazienti, eccetera.
Il risparmio sulla quantità e qualità del personale è un mancato guadagno?
Quando neanche ci si rende conto che il risparmio sulla quantità e qualità dei dipendenti dello studio odontoiatrico può incidere negativamente sulla gestione nel medio – lungo termine, ecco che i pazienti si riducono o frequentano raramente lo studio.
Perché accade? Semplice: la disorganizzazione allontana i pazienti, specie se non c’è un personale sufficiente o idoneo a svolgere delle attività amministrative (emettere ricevute fiscali o fatture, gestire gli appuntamenti, eccetera) che li riguardano.
Stessa cosa accade quando nessuno dei dipendenti operanti nell’area gestionale si occupa di recuperare i crediti. In questo caso gli effetti si ripercuotono sulla solvibilità dello studio, a maggior ragione se i costi di gestione sostenuti o da sostenere superano i ricavi conseguiti ma ancora non riscossi o se questi mancano del tutto.
Gli esempi appena proposti fanno capire quanto sia importante, proprio nell’ottica della protezione del proprio profitto, evitare di risparmiare risorse per migliorare la quantità e qualità del personale dello studio dentistico.
Sulla produzione del profitto non incidono soltanto le attività chiave svolte nell’area clinica dello studio dentistico ma anche quelle di natura organizzativa e gestionale. I crediti, grazie ai quali si può generare un utile, vengono riscossi gestendo in modo corretto gli incassi, di certo non lavorando alla poltrona. I mancati profitti, che derivano dalla dotazione insufficiente di risorse umane in uno studio per dentisti, superano di gran lunga i costi che necessariamente bisogna sostenere per pagare il personale. Quindi, alla lunga, investire in quantità e qualità del personale per lo studio odontoiatrico genera dei ritorni continui in grado di remunerare in modo soddisfacente il capitale investito.
Malgrado i costi del lavoro nel nostro paese siano al di sopra della media europea, il fatturato che il dentista avrebbe potuto generare, se avesse investito in quantità e qualità del personale, sarebbe stato nettamente superiore agli stipendi dei dipendenti operanti nell’area non clinica dello studio.
Le risorse umane come fattori chiave per la generazione del profitto
Una strategia vincente che si pone l’obiettivo d’incrementare il fatturato si basa anche sulla individuazione di un numero sufficiente di risorse umane in possesso di competenze necessarie per svolgere al meglio tutte le attività gestionali chiave.
A tal fine, puntando sulla quantità e qualità del personale, risulta fondamentale effettuare un processo di selezione finalizzato all’inserimento nel proprio team di un numero adeguato di persone in possesso di idonee competenze e conoscenze attinenti all’area in cui dovranno operare, in modo da portare a compimento i compiti loro assegnati.
Il titolare di uno studio dentistico, al giorno d’oggi, non deve essere visto solo come un libero professionista o semplicemente un medico: egli è anche un imprenditore che si occupa della gestione di tutte le attività chiave che contribuiscono alla generazione di un profitto. Oltre a possedere delle rilevanti conoscenze in ambito clinico, deve anche acquisire delle competenze specifiche per gestire in modo imprenditoriale il proprio studio.
Non basta più essere solo degli ottimi dentisti per raggiungere il successo.
Oggi è fondamentale diventare imprenditori, organizzando la propria impresa in modo funzionale agli obiettivi strategici da raggiungere, puntando su risorse umane competenti e acquisendo competenze tipicamente manageriali per una gestione efficace ed efficiente della propria attività.